Quando si installano pannelli di legno su una facciata, è essenziale considerare l’espansione e la contrazione di questo materiale naturale dovute ai cambiamenti di temperatura e umidità ambientale. Nel caso di geometrie complesse, gli angoli e i volumi risultanti richiedono un ulteriore livello di precisione: è il caso della facciata ventilata progettata da Diller Scofidio + Renfro per la Tianjin Juilliard School, situata nel distretto finanziario di Yujiapu, in Cina.
Questa istituzione di arti performative è composta da quattro padiglioni collegati da cinque ponti in vetro, creando una relazione dinamica tra aule, sale prove e sale da concerto, e collegandole all’ambiente urbano circostante. La complessità geometrica si estende all’esterno con una facciata facettata che integra pannelli in legno naturale, creando un tratto distintivo che allude alla materialità degli interni. Per adattarsi alle variazioni dimensionali del materiale senza compromettere l’integrità del design, è necessario incorporare giunti di dilatazione tra i pannelli e utilizzare sistemi di fissaggio specifici per consentire il movimento del materiale.
Come adattarsi alle variazioni dimensionali del legno
I movimenti di dilatazione causati dai cambiamenti atmosferici influenzano tutti i materiali in misura maggiore o minore; nel caso dei pannelli in legno naturale, queste variazioni possono essere comprese tra lo 0,3% e lo 0,6%. Per garantire il corretto funzionamento dell’installazione in queste condizioni, è necessario includere giunti perimetrali tra i pannelli. Lo spessore di questi giunti dipende dalle dimensioni di ciascun pannello; ad esempio, un pannello di 2,44 x 1,22 m richiede un giunto minimo di 8 mm.
Inoltre, le fissazioni giocano un ruolo cruciale per consentire il movimento libero dei pannelli. Viti o rivetti devono essere centrati sulle perforazioni per adattarsi alle variazioni dimensionali e per evitare restrizioni che potrebbero generare tensioni. È importante evitare l’uso di viti con testa svasata, poiché queste impediscono il movimento necessario per l’espansione e la contrazione del materiale.
